giovedì 26 febbraio 2015

Silluzio Home Couture

Giovedi 19 febbraio 2015 , noi ragazzi dell'accademia Euromediterranea del corso di interior & industrial design abbiamo effettuato un uscita presso la nuova sede Silluzio Home Couture Catania , un nuovo spazio dedicato al design a al progetto. Silluzio è un negozio di arredamenti specializzato nel moderno, con grande esperienza nel settore maturata in oltre 50 anni di attività. Un'azienda avviata nel 1958 e oggi mantenuta nei 3 punti vendita di Catania, Lentini e Siracusa. Silluzio è mobile su misura ma anche la selezione di marchi come Cassina, Vitra, Zanotta, per l'arredamento degli spazi interni, la cucina il living, la zona notte, l'outdoor, l'ufficio. Insieme hai collaboratori di Silluzio Home Couture ed hai docenti abbiamo analizzato alcuni oggetti di design che hanno fatto la storia tra cui:  Cassina è la sedia Super Leggera Gio Ponti disegna nel 1957 la sedia Superleggera, così chiamata perché composta da una struttura esile e molto leggera in legno di frassino, che per natura è molto flessibile. Nonostante le apparenze, la sedia è molto resistente grazie all’ampia distanza tra le gambe; si dice addirittura che sia stata testata buttandola dal quarto piano di un edificio. Tra le particolarità: lo schienale che si curva nella parte superiore per accogliere il corpo seduto e la seduta realizzata in un materiale inusuale, la canna d’india, tipico della sedia di Chiavari, risalente al primo Ottocento, cui Superleggera si ispira. Un oggetto storico, da tenere ben stretto. Il che, tradotto, significa che è un pezzo da collezione. Non male, se si pensa che Giò Ponti la descriveva come una sedia normale, leggera, sottile e conveniente: caratteristiche proprie di un oggetto d’uso comune. La sua cifra stilistica originale ne fa un simbolo intramontabile di eccellenza del design italiano. Una curiosità: per arrivare al prototipo finale ci sono voluti otto anni. Il nome non è casuale: pesa appena 1,7 kg e si solleva con un dito.
Venini- Giacomo Cappellin e l’avvocato milanese Paolo Venini fondarono nel 1921 la vetreria Cappellin Venini & C.Un anno dopo, le prime opere erano esposte alla Biennale di Venezia. Nel 1923 apre il celebre negozio di Via Montenapoleone, 9 a Milano.Direttori artistici come lo scultore Napoleone Martinuzzi, artisti come Buzzi, Scarpa, Pulitzer e Lancia fecero la fortuna dell’azienda a cavallo tra gli anni ’20 e ’30. Giò Ponti iniziò a collaborare con Venini nel dopoguerra. Negli anni ’90, gli artisti e gli architetti che hanno legato a Venini il proprio nome si chiamano Vico Magistretti, Ettore Sottsass, Cini Boeri, Gae Aulenti, Alessandro Mendini, per citare solo alcuni nomi.Da quasi un secolo Venini crea i vetri più preziosi, opere d’arte che nascono da tecniche di lavorazione Il fazzoletto - design Fulvio Bianconi uno dei classici proposto anche in bicolor Il “Fazzoletto” è una delle prime opere disegnate da Fulvio Bianconi per Venini, creazione che ha riscosso e riscuote ancora oggi un grande successo di pubblico. Questa affascinante realizzazione è indissolubilmente legata a Venini diventando così una delle sue icone più celebri. La tecnica di lavorazione è particolarmente suggestiva: il maestro vetraio con le sue gesta plasma l’effetto di un fazzoletto capovolto. La prima realizzazione risale al 1949, entrando molto presto nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.


Tante altri oggetti di design come, Zanotta Sciangai 1973, Fontana Arte , Mano del 1932 ecc....
Il desiderio di ritornare ad un'atmosfera intima e accogliente attraverso un'eleganza più disinvolta.








domenica 22 febbraio 2015

Vitra vegetal : così il design cambia lo stile dell'abitare


 I fratelli Bouroullec sono molto noti nel mondo del design per aver firmato numerosi progetti per grandi aziende. Tra i pezzi decisamente più riusciti ci sono le sedie ispirate alla natura,frutto di una lunga sperimentazione, la Vegetal Chair di Ronan e Erwan Bouroullec si ispira alle strutture presenti nei giardini del 20 secolo, in cui le giovani piante venivano regolarizzate nella crescita per formare elementi architettonici e arredi.
Realizzata in materiale plastico, la scocca tondeggiante si compone di strutture ad asta che si collegano su tre livelli, come un intreccio fitto di rami in perenne sviluppo. L’effetto mimetico è suggerito anche nelle gambe, che si diramano a formare la solida base d’appoggio. Pensata per un utilizzo universale, Vegetal nasce come sedia outdoor, ma può arredare indifferentemente ambienti living o terrazzi, grazie all’estrema comodità e al suo disegno poetico e decorativo. Stabile e durevole, è disponibile in una gamma di colori soft che va dal verde foresta ai toni mauve e grigi. La sedia è prodotta con un processo ad alta efficienza energetica ed è realizzata al 100% in poliammide riciclabile.
https://www.youtube.com/watch?v=JsmwRbC9NEU


lunedì 16 febbraio 2015

Daniel Loves Objects

Più che una lampada di design sembra una vera e propria opera d’arte. Il modello manichino, inserito nella linea At your comand di Daniel Loves Object. Un complemento di illuminazione totalmente snodabile, con un corpo mobile in metallo dorato, capace di assumere le posizioni più disparate. Può essere appoggiato ad una parete, appollaiato su un mobile e assumere forme diverse. Una lampada di design al servizio della creatività di ognuno. Per il designer in questo modo la lampada si fa portavoce, in qualche modo, dei pensieri e dei desideri interiori dell’uomo, a seconda di come la si posiziona. La lampada a manichino At your comand, infatti, può essere ironica, buffa, ma anche provocate.
Per il momento il progetto è solo un prototipo, ma è stata pensato in due dimensioni. Nella versione da terra, alta circa 170 cm e in quella da tavolo, certamente più piccola con i suoi 80 cm. Designer industriale, attivo a Singapore, Daniel Loves Objects, è un artista che ama essere riconosciuto per il suo lavoro. E’ un designer sfuggente, ma con un unico grande obiettivo: far interagire l’utente con i suoi prodotti grazie ad un ricordo o ad un’emozione che l’oggetto riesce a generare nel suo possessore. Le sue creazioni si ispirano alle cose che lo circondano, osserva, scruta, studia. Gli oggetti dell’ambiente circostante, gli animali, ma anche gli accadimenti politici che avvengono a livello internazionale. Da sempre convinto che il design possa essere in grado di trasformare l’individuo fondendolo con l’oggetto e la tecnologia.
Tra le sue opere più celebri anche Of Wars & Wits & Power, una libreria di legno sorretta da un esercito di manichini dorati in posizione di combattimento. Un’opera nata a seguito delle tensioni, scaturite in molti Paesi del mondo, di ridurre le armi nucleari.