venerdì 2 gennaio 2015

Martinelli Luce celebra i 50 anni di Pipistrello.

«Non ho mai guardato una lampada sotto l´aspetto tecnico o come una macchina per produrre luce, bensì come una forma in armonica relazione con il contesto per il quale è stata creata», Gae Aulenti.

Gae Aulenti è stata una architetto eccezionale, sempre all'avanguardia, una di quelle persone che hanno reso grande il nome dell'Italia, della creatività e dello stile made in Italy in tutto il mondo. Ma è stata anche una donna incredibile, che ha dedicato la sua vita alla sua carriera, diventando un riferimento per tante giovani che non accettavano di adattarsi al modello femminile degli anni '50/'60 che le relegava a ruolo di casalinga e mamma. Il suo nome Gae, era il diminutivo di Gaetana. Era nata in provincia di Udine e, dopo la laurea al Politecnico di Milano, aveva iniziato a formarsi seguendo il neorealismo prima e il Neo-liberty poi. Negli anni del boom economico, nella seconda metà degli anni sessanta, Gae si fece notare proprio per il suo gusto moderno, elegante ma anche funzionale.
Disegnata da Gae Aulenti per lo showroom Olivetti di Parigi nel 1965 ispirandosi agli stilemi dell’Art Nouveau, la lampada Pipistrello di Martinelli Luce nel 2015 compirà 50 anni. Per festeggiarla l'azienda ha dato vita a un’iniziativa aperta a tutti. Basta scrivere un pensiero o un’emozione legati a questo arredo iconico e inviarla a 50pipistrello@martinelliluce.it. I testi raccolti verranno pubblicati su una rivista di design. Altrimenti si può augurare buon compleanno a Pipistrello pubblicando su community.martinelliluce.it uno scatto della propria Pipistrello. E' uno storico modello da tavolo regolabile in altezza, notevole sia per la funzionalità che per la riuscita estetica, una base conica dalla quale si sviluppano le nervature del diffusore che sembrano spiegarsi come ali, caratterizzata da un'asta telescopica in acciaio che consente di variare la dimensione della lampada stessa. Il suo nome si ispira alla particolare forma del diffusore realizzato in metacrilato opale bianco, che si divide in falde ricordando le ali del pipistrello. La lampada, tuttora in produzione, è realizzata con tecniche di stampaggio del telescopio, ma anche del diffusore, molto innovative per l'epoca in cui è stata progettata.



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